Leonardo

Fascicolo 10


in "Schermaglie"
Nella Sagrestia Dantesca
di Giuliano il Sofista (Giuseppe Prezzolini)
p. 12


p. 12


Chi non sa ormai che fra gli inutili passatempi e gli stuzzica-vanità di cui si baloccano i letterati italiani, c'è anche la religione dantesca, che ha il suo sommo pontefice in A. d'Ancona, il cardinale datario in I. del Lungo, il Vangelo nella Commedia, i vescovi e i preti delle città italiane nei professori di università e di liceo, i chierici incensanti negli studenti recensori delle università, un tempio massimo e i predicatori in Orsanmichele, e una Mecca in Ravenna? Ma nessuno credeva che sì arriverebbe al punto di ridicolo cui è giunta la Commissione Esecutiva della Società Dante Alighieri con l'aprire un concorso per una lampada alla tomba di Dante. Dopo il lumicino da notte sul sepolcro del poeta, cosa ci manca altro, che i pasticcini alla Francesca, i panciotti all'Alighieri, e gli stivaletti alla Beatrice?


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